Per parlare di legalità

A Castel Gandolfo il film di Fernando Muraca “La terra dei santi” fa da leva a un dibattito su alcuni problemi aperti della società civile.

Un teatro “U. Bazzi” gremito ha partecipato, sabato 6 febbraio, alla proiezione del film di Fernando Muraca “La terra dei santi”. La manifestazione, nata da un’idea del Centro Arte Castel Gandolfo e sostenuta dal Comune di Castel Gandolfo, dall’Associazione di volontariato “Voglia di cambiare” e dalla Parrocchia pontificia S. Tommaso da Villanova, ha colto nel segno, richiamando un pubblico numeroso ed attento ai temi nodali emersi dal film: essere genitori, in particolare essere madri e donne nel sistema familiare della ‘ndrangheta, un sistema che nel “battesimo” di sangue fissa le premesse di destini inesorabili.

Il film di Muraca, già forte del consenso di pubblico e critica a livello internazionale, nonostante l’inadeguatezza dello schermo, che ha parzialmente offuscato il valore globale dell’opera, ha sollecitato domande importanti, alle quali hanno dato risposta il regista stesso e i due ospiti che generosamente hanno voluto regalare al pubblico testimonianze dolorose e inquietanti: la dott.ssa Paola Pentassuglia, dirigente della Polizia di Stato esperta di criminalità organizzata e il testimone di giustizia giunto per l’occasione dalla Calabria. Toccanti le parole di quest’ ultimo, protagonista di scelte coraggiose non più reversibili che, nonostante le limitazioni alla sua vita quotidiana, ha trasmesso a tutti la forza del suo pensiero e la volontà di non retrocedere di fronte ai soprusi, di qualunque genere essi siano. Subire senza denunciare vuole dire essere complici di questo sistema e in un certo senso essere come loro, continua il testimone.

Tra i tanti interventi del pubblico, sicuramente quello più rilevante è stato quello di una ragazza di 15 anni che ha manifestato la necessità di far conoscere ai giovanissimi queste realtà. Conoscere coloro che hanno deciso con il loro lavoro e con le proprie scelte di vita, di contribuire a “ripulire le nostre realtà dal malaffare” è un importante esempio da trasmettere ai giovani.

L’evento ha rilanciato l’importanza di unirsi tra associazioni e semplici cittadini per creare un fronte forte e univoco contro ogni forma di violenza e corruzione.

Author: editor

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